21.12.2020
Testamento – Intestazione fiduciaria di un immobile – Scrittura successiva – Causa testamentaria – Valutazione

Perché un atto possa qualificarsi come testamento, pur non essendo necessario l’uso di formule sacramentali, è necessario constatare in modo univoco dal suo contenuto che si tratti di atto di ultima volontà.

La causa testamentaria è connotata da particolare ampiezza ed assolve alla funzione di autoregolazione di interessi e rapporti della persona a seguito della sua morte da un punto di vista patrimoniale e non patrimoniale, con il limite della meritevolezza dei medesimi e della causa lecita. In particolare vanno individuati requisiti minimi di riconoscibilità oggettiva che valgano, ad esempio, a distinguerlo da una donazione o da un riconoscimento di debito o da altri atti unilaterali a contento patrimoniale.

La dichiarazione unilaterale sottoscritta dal fiduciario, ricognitiva dell’intestazione fiduciaria di un immobile, e promissiva del suo ritrasferimento al fiduciante, non costituisce autonoma fonte di obbligazione, ma, rappresentando solamente una promessa di pagamento, realizza un’astrazione processuale della causa, con conseguente esonero a favore del fiduciante dall’onere della prova del rapporto fondamentale che si presume fino a prova contraria.

Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza 26 novembre 2020 n. 26988

 

Fallimento – Giudicato endofallimentare – Leasing

Alla luce dell’art. 96, comma 6, legge fall. il decreto che rende esecutivo lo stato passivo e le decisioni assunte dal tribunale all’esito dei giudizi di cui all’art. 99, producono effetti soltanto ai fini del concorso e non fanno stato fra le parti fuori dal fallimento.

In caso di risoluzione ante fallimento di un contratto di leasing, l’esito della questione sulla ammissione al passivo del credito della concedente non preclude, in sede di cognizione, di valutare ex novo se la clausola derogatoria dell’art. 1526 cod. civ. sia valida, oppur no, e di conseguenza gli effetti della risoluzione con esclusivo riguardo al diritto del fallimento di ottenere, oppur no, la restituzione del canoni versati prima dell’inadempimento (si veda anche l’art. 120, comma 4, legge fall.).

Cassazione Civile, Sezione I, ordinanza 03 dicembre 2029 n. 27709

 

Accertamento con adesione – Società estinta – Legittimazione dell’ex liquidatore

E’ valido ed efficace l’accertamento con adesione da parte dell’ex socio e liquidatore di una società di capitali, già estinta e cancellata dal registro delle imprese in epoca anteriore all’emanazione dell’atto impositivo.

In materia tributaria la definizione dell’accertamento con adesione su istanza del contribuente determina l’intangibilità della pretesa erariale oggetto del concordato intervenuto fra le parti e, a maggior ragione, l’atto impositivo oggetto della transazione il quale conserva efficacia, ma solo a garanzia del Fisco, sino a quando non sia stata interamente eseguita l’obbligazione scaturente dal concordato.

Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza 26 novembre 2020 n. 26988