Nel caso di esercizio dell’azione di riduzione, il legittimario ha l’onere di indicare entro quali limiti sia stata lesa la sua quota di riserva, ma non è necessaria l’indicazione in termini numerici del valore dei beni interessati dalla riunione fittizia e della conseguente lesione, potendosi il legittimario avvalere anche di presunzioni.
L’omessa allegazione nell’atto introduttivo del giudizio dei beni costituenti il relictum e di donazioni, ove la loro esistenza emerga dagli atti di causa ovvero dalle contestazioni delle controparti, non preclude la decisione sulla domanda di riduzione.
Cassazione Civile, Sezione II, sentenza 02 settembre 2020 n. 18199