15.03.2018
Successione –– Conto corrente cointestato – Prelevamenti dell’intera giacenza – Accettazione tacita dell’eredità: prova insufficiente

Un pagamento del debito del de cuius ad opera del chiamato all’eredità, a differenza di un mero adempimento dallo stesso eseguito con denaro proprio, configura accettazione tacita, non potendosi estinguere un debito ereditario se non da colui che agisce quale erede.

I prelevamenti, anche dell’intera giacenza, da un conto corrente effettuati da un chiamato all’eredità, cointestatario del conto insieme al defunto non comprova che gli stessi prelevamenti siano stati necessariamente fatti nella qualità di erede, potendosi effettuare anche da un soggetto, mero cointestatario, titolare di poteri disgiunti verso la banca, del tutto avulsi rispetto al contesto dell’apertura della successione.

Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza 22 febbraio 2018 n. 4320.

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