19.06.2018
Proposta irrevocabile, contratto preliminare, rogito – Inadempimento – Possibili conseguenze

Come spiegato da Cass. SS.UU. n. 4628/2015, nella evoluzione della contrattazione immobiliare accade spesso che le parti prima sottoscrivano una sintetica proposta irrevocabile d’acquisto, quindi un contratto preliminare propriamente detto e infine il rogito notarile recante il contratto definito.

Ravvisata la valida pattuizione di un vincolo contrattuale finalizzato ad un ulteriore accordo, il rifiuto di contrattare nella seconda fase, se immotivato e contrario a buona fede, dà luogo ad un inadempimento di un rapporto obbligatorio già perfezionato cui può conseguire una pronuncia giudiziale costitutiva dello scioglimento del contratto ex art. 1453 c.c. o una risoluzione di diritto o la legittimità del recesso dall’adempiente.

Se invece la pattuizione iniziale non può configurarsi contratto preliminare per la mancanza di elementi essenziali del contratto, può ipotizzarsi un rifiuto motivato di procedere nella contrattazione.

Cassazione Civile, Sezione II, sentenza 21 maggio 2018 n. 12527