Per riconoscere l’efficacia esclusiva della ritorsione posta a base del licenziamento, è necessario che il lavoratore dia la dimostrazione di elementi specifici tali da far ritenere con sufficiente certezza l’intento di rappresaglia.
Peraltro, una volta verificato che il datore di lavoro non ha assolto agli oneri riguardanti la dimostrazione del giustificato motivo oggettivo addotto nella lettera di licenziamento, l’accertamento della nullità per motivo ritorsivo può fondarsi sugli elementi indiziari acquisiti in giudizio, valutati secondo regole di esperienza poste a base di un ragionamento presuntivo tale da far ritenere che il licenziamento non presentava, dal punto di vista soggettivo e oggettivo, altra spiegazione che, nel caso di specie, la lunga assenza per malattia del lavoratore.
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, sentenza 23 settembre 2019 n. 23583