Il giudice di merito, onde verificare se il disposto dell’art. 2119 cod. civ. è applicabile alla fattispecie concreta deve:
- accertare la sussistenza del fatto;
- controllare che l’infrazione sia astrattamente sussumibile sotto la specie della giusta causa o del giustificato motivo soggettivo;
- apprezzare in concreto (e non solo in astratto) la gravità del fatto;
- tener conto dei connotati oggettivi e soggettivi del fatto (danno arrecato, intensità del dolo o del grado della colpa, precedenti disciplinari, ecc.), in breve la proporzionalità della condotta.
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, sentenza 13 settembre 2018 n. 22389