21.03.2019
Internet – Hosting provider attivo e passivo – Rispettive responsabilità

Nella prestazione di un servizio della società di informazione consistente nel trasmettere, su una rete di comunicazioni, informazioni fornite da un destinatario del servizio, la legge (artt. 14, 15 e 16 D. Lgs. n. 70/2003) disciplina diversamente le responsabilità del provider, a seconda che si tratti di attività di semplice trasporto (mere conduit) o di memorizzazione temporanea (caching) o di memorizzazione di informazioni (hosting).

L’hosting provider attivo è il prestatore dei servizi che svolge un’attività che esula da un servizio di ordine meramente tecnico, automatico e passivo e pone in essere una condotta attiva, concorrendo con altri nella commissione dell’illecito, onde non può giovarsi del regime di esenzione di cui all’art. 16 del citato D. Lgs, ma deve rispondere secondo le regole comuni sulla responsabilità civile, sempre che:

  • sia a conoscenza legale dell’illecito perpetrato dal destinatario del servizio;
  • l’illiceità dell’altrui condotta sia ragionevolmente accertabile;
  • abbia la possibilità di attivarsi utilmente per rimuovere i contenuti illecitamente immessi.

SI è in presenza di un hosting attivo se la società di informazione svolge, a titolo esemplificativo, attività di filtro, selezione, indicizzazione, organizzazione, catalogazione, aggregazione, valutazione, uso, modifica, estrazione, promozione dei contenuti, in modo da completare ed arricchire in modo non passivo la fruizione dei contenuti da parte di utenti indeterminati

Cassazione civile, Sezione I, sentenza 19 marzo 2019 n. 7708

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