15.04.2020
Diritto all’oblio – Archivio storico: diritto di cronaca e tutela dei dati personali

Il diritto all’oblio ha dovuto fare i conti con internet, dove tutto ciò che è stato inserito rimane una memoria illimitata e senza tempo.
In questo quadro si è posta l’esigenza di un contemperamento tra il diritto di cronaca posto al servizio dell’interesse pubblico all’informazione ed il diritto della persona a che certe vicende della propria vita, non più attuali, non trovino diffusione da parte dei media.
Il diritto all’oblio va ora riconosciuto, oltre che come tutela della riservatezza, come protezione dei dati personali,
Nel caso dell’archivio storico di un quotidiano, i dati permangono per finalità documentaristiche e non più per finalità giornalistiche.
L’avere la società editrice provveduto alla deindicizzazione ed allo spontaneo aggiornamento di un articolo alla luce di eventi successivi (ad esempio proscioglimento in appello dopo una condanna in primo grado) è soluzione idonea a bilanciare i contrapposti interessi in gioco, rendendo accessibile il dato non più tramite gli usuali motori di ricerca, ma solo dall’archivio storico.
Cassazione Civile, Sezione I, ordinanza 27 marzo 2020 n. 755