La cd. marcatura temporale è un processo di generazione ed apposizione di una marcatura temporale su un documento informatico, digitale o elettronico, consistente nella generazione ad opera di un terza accreditat (nella specie Aruba) di una “firma digitale del documento” cui è associata l’informazione relativa ad una data e ad un’ora certa.
Il servizio di marcatura temporale attribuisce data certa al documento informatico anche a files non firmati digitalmente.
L’art. 41 del d. P.C.M. 22 febbraio 2013 sancisce che la data e l’ora di formazione del documento informatico sono opponibili ai terzi (e quindi anche al curatore fallimentare nei procedimenti volti alla formazione dello stato passivo), ove apposte in conformità alla regole tecniche sulla validazione temporale dettate dai successici art. da 47 a 54.
Cassazione Civile, Sezione I, ordinanza 13 febbraio 2019 n. 4251