Il diritto a collocare nell’altrui proprietà antenne televisive, riconosciuto dalla legge n. 554/1940 e dal D.P.R. n. 156/1973, è subordinato alla impossibilità per l’utente di utilizzare spazi propri o di proprietà condominiale, giacché sarebbe altrimenti ingiustificato il sacrificio imposto al proprietario dell’immobile gravato, anche considerato che il diritto alla installazione non comporta anche quello di scegliere a piacimento il sito preferenziale per l’antenna.
Cassazione Civile, Sezione I, sentenza 7 luglio 2017 n. 16865