Il corrispettivo erogato ad un professionista è detraibile ai fini IVA nel rispetto dei principi di:
– inerenza: è onere del professionista dimostrare l’esistenza e la natura del costo, i relativi fatti giustificativi e la sua concreta destinazione alla produzione;
– congruità: cioè proporzionalità tra il quantum corrisposto ed il vantaggio conseguito.
Un’operazione economica effettuata ad un prezzo superiore o inferiore al prezzo di mercato è irrilevante ai fini della deducibilità, salvo che l’antieconomicità, manifesta e macroscopica dell’operazione, sia tale da assumere rilevo indiziario di non verità della fattura o di non inerenza della destinazione del servizio ad operazioni assoggettaste ad IVA.
Nella specie, a fronte di una vendita immobiliare al prezzo di circa 5,5 milioni di euro, i costi erano stati indicati in circa 4,3 milioni di euro, fra cui un compenso al rag. B. di € 1.168,000 per la consulenza prestata.
Cassazione Civile, Sezione Tributaria, ordinanza 12 febbraio 2020n. 3414
