L’imposta di registro sulla cessione contestuale da parte dei soci ad un medesimo soggetto del 100% delle quote sociali sconta l’imposta di registro proporzionale, in forza dell’art. 20 DPR n. 131/1986 il quale stabilisce che l’imposta sia applicata secondo l’intrinseca natura e gli effetti giuridici degli atti, anche se non vi corrisponda il titolo o la forma apparente.
Tale norma non è predisposta al recupero di imposte eluse e nemmeno ha a che fare con l’istituto della simulazione, ma dà prevalenza alla natura intrinseca degli atti, con la conseguenza di dover riferire l’imposizione al risultato di un comportamento nella sostanza unitario, rispetto ai risultati parziali e strumentali di una molteplicità di comportamenti formali, atomisticamente considerati.
Cassazione Civile, V Sezione, 12 maggio 2017 n. 11877