Qualora sia stata fornita la prova dell’instaurarsi di una stabile convivenza, il cui accertamento può intervenire nell’ambito dello stesso giudizio volto al riconoscimento del diritto all’assegno di divorzio, sia all’interno del giudizio di revisione delle condizioni patrimoniali del divorzio, può ritenersi che cessi il diritto alla componente assistenziale dell’assegno., in conseguenza del nuovo progetto di vita intrapresa, che indubbiamente costituisce una cesura col passato e nell’ambito del quale l’ex coniuge può trovare e prestare reciproca assistenza.
Quanto alla componente compensativa, il coniuge beneficiario non perde automaticamente il diritto all’assegno, ma esso potrà essere rimodulato, purché, al presupposto indefettibile della mancanza di mezzi adeguati, si sommi il comprovato emergere di un contributo dato dal coniuge debole alle fortune familiari e al patrimonio dell’altro coniuge.
Cassazione Civile, Sezioni Unite, sentenza 05 novembre 2021 n. 32198
