Se il contratto collettivo (nella specie Accordo INA/Assitalia) prevede che le indennità di risoluzione competano all’agente receduto, anche se il recesso è stato determinato da condotta gravemente inadempiente del subagente, non appare in alcun modo giustificata la esclusione del diritto a tali indennità nella ipotesi in cui vi sia stato recesso del subagente non assistito da giusta causa, dovendosi osservare che la perdita delle indennità non sarebbe spiegabile né in un’ottica risarcitoria in favore della parte non recedente essendo tale finalità riservata all’istituto dell’indennità di mancato preavviso, né in un’ottica sanzionatoria per quanto sopra rilevato in tema di recesso dell’agente per giusta causa.
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, sentenza 27 novembre 2017 n. 28248