E’ configurabile una servitù di parcheggio, acquisibile per usucapione, laddove sia comprovata una utilità a diretto vantaggio del fondo dominante tale da poter essere fruito da chiunque ne sia proprietario, piuttosto che dalle persone che concretamente ne beneficiano.
Ciò non osta al principio di tassatività dei diritti reali, il quale riguarda le connotazioni strutturali della situazione di vantaggio esercitabile erga omnes ed è indipendente dal contenuto di quest’ultima.
E’ questione di mero fatto stabilire, in base all’esame del titolo, se le parti abbiano inteso costituire una servitù o un diritto meramente obbligatorio, non sussistendo alcun ostacolo di natura concettuale ad ammettere che il diritto di parcheggio sia strutturato secondo lo schema dell’art. 1027 cod. civ.
Cassazione Civile, Sezione II, sentenza18 marzo 2019 n. 7561