Il comproprietario può agire in giudizio per ottenere il rilascio dell’immobile per finita locazione o la risoluzione per inadempimento trattandosi di un atto di ordinaria amministrazione della cosa comune per il quale deve presumersi il consenso degli altri comproprietari o quanto meno della maggioranza dei partecipanti alla comunione, il che esclude la necessità della integrazione del contradittorio nei confronti degli altri partecipanti.
Il contratto di locazione è valido e opponibile agli altri comproprietari anche se rimasti estranei alla stipula del contratto di affitto e il rilascio dell’immobile derivante dall’accoglimento della domanda di risoluzione del contratto proposta da uno dei comproprietari si estende anche agli altri.
Cassazione Civile, Sezione III, ordinanza 21 novembre 2022 n. 34131
