La c.d. cessione di cubatura presuppone il perfezionamento di un accordo con il quale il proprietario cedente si impegna a prestare il proprio consenso affinché la cubatura che gli compete in base agli strumenti urbanistici venga attribuita dalla P.A. al proprietario del fondo vicino (cessionario) compreso nella stessa zona urbanistica.
Il trasferimento di cubatura tra le parti e nei confronti dei terzi consegue esclusivamente al provvedimento concessorio, discrezionale e non vincolato.
L’accordo, quindi, ha efficacia meramente obbligatoria e non è configurabile come contratto traslativo o costitutivo di un diritto reale opponibile ai terzi (per esempio, diritto di servitù di non edificare a vantaggio del fondo di proprietà del cessionario).
Cassazione Civile, Sezione II, sentenza 10 ottobre 2018 n. 24948