Nel contratto di agenzia, l’attribuzione al preponente del potere di modificare talune clausole, e in particolare quella relativa al portafoglio clienti e alle aree di attività, non deve escludere la forza vincolante del contratto, deve avere recisi limiti e richiede l’osservanza dei princìpi di correttezza e buona fede.
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, ordinanza 24 maggio 2021 n. 14181
