Lo svolgimento di una pratica amministrativa concernente il rilascio di una certificazione che attesti la sussistenza nell’acquirente di requisiti, sin dal momento della stipula, tali da consentirgli il godimento di determinate agevolazioni fiscali, costituisce una prestazione anomala rispetto al contenuto tipico del contratto d’opera professionale intercorrente fra acquirente di un immobile e il notaio incaricato per l’atto.
Pertanto l’onere di provare che detta obbligazione era stata effettivamente assunta dal notaio spetta al cliente; solo dopo l’eventuale prova della nascita di siffatta obbligazione, sorge in capo al notaio l’onere di provare il fatto estintivo.
Cassazione Civile, Sezione III, ordinanza 15 maggio 2018 n. 11746