In caso di cessione d’azienda con prosecuzione del rapporto di lavoro con li cessionario, a cui sia poi seguito il fallimento del cedente, non sussiste un obbligo di intervento del Fondo di garanzia istituito presso l’INPS per il pagamento del TRF e delle ultime tre retribuzioni maturate dai lavoratori alle dipendenze del cedente stesso, nemmeno se detti crediti sono stati accertati e riconosciuti in sede concorsuale, in quanto il presupposto dell’insolvenza non riguarda il rapporto di lavoro con cui è in essere il rapporto al momento della sua cessazione, non rilevando in contrario l’accordo sindacale raggiunto ex art. 47, comma 5, legge n. 428/1990, non opponibile all’INPS, stipulato per liberare il cessionario dall’obbligazione solidale per i debiti pregressi.
Cassazione Civile, Sezione L, ordinanza 04 febbraio 2025 n. 2639
